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Porfido trentino

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PORFIDO DEL TRENTINO


Il porfido è una roccia vulcanica appartenente alla cosiddetta piattaforma porfirica atesina, che trova la sua denominazione d'origine nella zona di Albiano, in Trentino. La pietra porfirica originata dalle ignimbriti è conseguenza di un'intensa attività vulcanica iniziata 260 milioni di anni fa e proseguita per parecchi milioni di anni, con un continuo ripetersi di fasi eruttive e fasi di stasi. Il porfido è estratto da una di queste unità ignimbritiche detta "riolitica" e lo spessore coltivabile, data la mancanza di lastrificazione è di circa 100-200 metri. La prima caratteristica che distingue il porfido è di essere, l'unica pietra che presenta una superficie naturale di cava. E' grazie alla composizione chimica (oltre il 70% di silice, circa il 14% allumina, l'8% di alcali e piccole percentuali di ferro, calcio, magnesio), quella mineralogica (cristalli di quarzo, di sanidino e di plagioclasi ed in minor misura di biotite e di pirosseni immersi in una pasta vetrosa) e alla struttura marcatamente porfirica che si determinano le caratteristiche tecniche del materiale. L'elevato carico di rottura a compressione, l'ottima resistenza agli agenti chimici, il notevole attrito radente e volvente fanno del porfido un prodotto che grazie alla sua versatilità, alle ottime caratteristiche fisico-meccaniche e all'ampia gamma di colore, può essere utilizzato nelle più diverse applicazioni garantendo risultati sempre apprezzabili anche in progetti particolarmente complessi dal punto di vista architettonico.



Il Porfido del Trentino è una pietra molto resistente dalle caratteristiche uniche nel suo genere, per consistenza e per la moltitudine di colori in diverse e spesso uniche gradazioni. La sua resistenza all'usura, la durevolezza e la consistente resistenza al gelo fanno di questa pietra la regina dei materiali lapidei. Proprio per questi motivi determinanti nel settore della pavimentazione di esterni, uniti alla varietà di colori disponibili e alla sua naturale ruvidità, il porfido viene utilizzato per qualsiasi tipo di pavimentazione, a partire dal semplice marciapiede fino alla realizzazione di strade e piazze anche sottoposte ad un intenso e continuo traffico pesante.


Nella foto piazzale rivestito con lastrame porfido.

Detto anche "Mosaico", determina pavimentazioni ad opera incerta (opus incertum) o Palladiana. Serve per pavimentare superfici esterne: cortili, vialetti di giardini, terrazze, ma anche per rivestimenti, zoccolature, muri stradali. Gli elementi non subiscono alcuna lavorazione speciale oltre alla cernita in spessori e dimensioni. Si distinguono in tipo "normale, sottile, gigante e gigante sottile".

TIPO
Normale spessore cm 3 - 5
Sottile spessore cm 2 - 3
Gigante spessore cm 3 - 6,5
Gigante sottile spessore cm 2 - 4

PORFIDO_CUBETTI

I cubetti di porfido sono elementi da pavimentazione ottenuti per spaccatura meccanica; gli spigoli variano a seconda del tipo. Sono classificati in pezzature diverse determinate soprattutto dallo spessore della lastra da cui si ricavano. La superficie superiore è a piano naturale di cava, senza eccessiva ruvidità in modo da permettere un comodo calpestio. Servono per pavimentare strade e marciapiedi, ingressi pedonali o viali, piazze sottoposte a traffico pesante.

Dimensioni cubetti : 4/6 cm 6/8 cm 8/10 cm 10/12 cm

Nella foto pavimentazione eseguita con cubetti in porfido, posati ad arco contrastante, colore misto.








SCALA IN PORFIDO

Realizzazione di scala in porfido, superficie spacco cava, colore viola.







ZOCCOLATURA IN PORFIDO

Realizzazione di rivestimento scala a gradoni e relativa zoccolatura in lastrame di Porfido colore mistro.



Aggiornato al 15/10/2011 | marmi.nota@libero.it

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